sabato 9 agosto 2014

BLUFF - storia di truffe e imbroglioni

"Eravamo quattro amici al bar.." cantava Gino Paoli quando ancora il poker online era un'utopia; in questo post anche io voglio raccontarvi la storia di quattro amici, un pò furbetti, che invece di star seduti comodamente in un bar hanno pensato bene di mettersi a giocare a poker insieme su PokerClub [Gtech - Lottomatica]. Tutto nasce da una brillante quanto ignobile e infame intuizione di quattro amici residenti in un piccolo paesino del Sud Italia: M. T. (aka lucky*****7; UNN****38; ho***5), L. T. (aka Foldo*****0; N0***r), D. d F. (aka offm******; Domy***), P. C. (aka n3ver******21; iwill******u). Ora va da se che probabilmente in passato e in futuro avranno utilizzato e utilizzeranno anche altri nicknames che mi sfuggono e sebbene ci sia la possibilità che tra le varie skin e le registrazioni multiple i nicknames corrispondano realmente alle persone fisiche suddette, io credo sia altamente probabile che il primo reato lampante che salta agli occhi è l'account sharing, ovvero giocare con account registrati a nome di terzi e prestanome. Ma queste persone hanno fatto molto peggio. Senza scendere nel dettaglio e annoiarvi vi dico semplicemente che ai tavoli da poker online di Lottomatica hanno condiviso informazioni e pilotato partite a scopo di lucro, truffando per qualche migliaio di euro, ma è impossibile stimare una cifra. 
Dispiace raccontare queste cose per un paio di motivi: 1) ne decade la credibilità del poker e del poker online nello specifico, ma a tal proposito ci tengo a dire che questi sono episodi molto sporadici; 2) si getta fango su un circuito di gioco che resta comunque uno dei migliori come offerta a livello italiano, ahimè gestito in troppi settori però da personale incompetente, superficiale e strafottente (senza fare di tutta l'erba un fascio). 
Ora vorrei parlare un attimo delle conseguenze, delle reazioni e dei precedenti. 
Innanzittutto stiamo parlando di episodi irregolari iniziati dalla fine del 2013 e che non riguardano solo questi quattro tizi. In prima persona mi sono prodigato per segnalare due giocatori high stakes (a seguito soprattutto di informazioni arrivate da altri grinders che conosco) che per mesi hanno avuto atteggiamenti molto sospetti ai tavoli (D0r1an**** e Mr***Big) i quali sembrano essere spariti da un pò a seguito di una sanzione da parte della pokeroom. Questi ultimi hanno causato i danni più grossi, e per i giocatori, e per la casa di gioco. C'è poi anche un altro paio di giocatori, accostati più o meno ad una importante scuola italiana, che ha commesso alcune irregolarità, poi rientrate, sicuramente in maniera nettamente meno disonesta. Per questa ragione ometterò i nicknames.
Dunque il primo aspetto della vicenda che mi ha fatto realmente infuriare è stata la reazione di PokerClub/Lottomatica e del team antifrode, che a mio avviso non esiste, alle prime segnalazioni. Solo quando sono stati messi spalle a muro pubblicamente sono intervenuti con sanzioni a raffica bigotte e tardive. E, punto uno, questo è vergognoso!
Punto due. Quando un manager come Giulio Astarita (n.d.r. responsabile area poker di Gtech/Lottomatica) dice: "- Di cosa succeda live al signor Di F* non me ne può interessare ; [...]- Di cosa abbia fatto Zizi qui sopra non solo è mostruosamente OT, ma lo trovo anche proprio "triste". Ha vinto un titolo WSOP il che non vuol dire che in passato sia stato perfetto, per carità - ma cosa c'entra cercare di infangare un risultato del genere con un post a gratis di qualche ca****a fatta e (spero) punita in altre epoche?" è ancor più vergognoso. Lo è perchè fa capire quanto se ne sbattano di monitorare i responsabili ed eventuali prestanomi su un circuito che opera anche sul territorio e quanto siano menefreghisti nel tenere un regime di tolleranza zero verso chi ha truffato sotto la luce del sole migliaia di euro a giocatori onesti. Per i meno informati nel primo caso si sta parlando di una probabile irregolarità al PPT di Giugno 2014, nel quale è coinvolto uno dei quattro amici che prima vi descrivevo; nel secondo di Davide Suriano, fresco vincitore di un titolo mondiale alle WSOP 2014, che fu bannato a vita da PokerClub per irregolarità qualche annetto fa. Ai tempi guardate come in maniera imbarazzante rispondeva alle accuse: "[...]e poi le le classifiche da maggio circa le giokavo sempre da solo e le vincevo sempre io ... solo nell ultimo mese è arrivato mio frat e x voi è stata solo una scusa x eliminarci....pkè per quanto mi riguarda io le classifiche le vinko anke senza mio frat e ti ripeto ke se ce lui è solo xk entrambi siamo affezionati a pokerclub[...]".
Ma tornando ai casi più recenti che vi raccontavo, imbarazzante è stata anche la qualità e la fiscalità delle sanzioni di lottomatica. Non solo non è stato preso nessun provvedimento per procedere con un rimborso alle vittime delle frodi, ma hanno solamente bannato gli accounts sui quali è stata riscontrata l'irregolarità. Detto fatto i quattro furbetti sono ritornati a giocare qualche settimana dopo. E allora come intervenire? Semplice, basterebbe guardare a pokeroom che curano maggiormente la tutela dei clienti e adeguarsi a quegli standard di sicurezza. Esempio: circoscrivere l'area geografica dei truffatori; vietare l'accesso all'ip e alle postazioni dove sono state commesse irregolarità; monitorare crolonogia e nuove registrazioni di persone e familiari vicine ai conti bloccati e alle aree geografiche di appartenenza; esaminare le partite successive alle segnalazioni (n.b. in una chat Foldo*****0 dichiara di essere una signora di una certa età con famiglia, abbastanza improbabile quindi che sia veramente lei a giocare 7-8 ore al giorno matches mid stakes facendosi beffa degli altri players) , etc. Ma niente. Straffotenza totale per una questione così delicata.
A dire il vero un caso in cui si sono mostrati molto partecipici a sopperire alle loro negligenze sui controlli antifrode in passato PokerClub lo ha avuto. Sto parlando di tre anni fa circa, di quando un regular molto popolare sulla pokeroom, Daniele Bartolucci (n.d.r. ora da un anno membro del team pro online), ha ricevuto un rimborso di migliaia di euro per un'altra clamorosa collusion avvenuta ai tavoli sit n' go della piattaforma. Ma a quei tempi si faceva molto più rumore per queste cose, e alle minacce di intervenire legalmente e soprattutto di ritirare una serie di affiliazioni che nutrivano di svariate migliaia di euro le casse di lottomatica si intervenì in tempi lampo facendo tutti felici e contenti. La storia poi ha fatto il suo corso e i risultati sono sotto l'occhio di tutti...
Tra l'altro parlando di team pro, come non menzionare Maurizio Musso (noto personaggio del poker nostrano e per anni membro del team pro live di pokerclub conosciuto ai tavoli col nickname "professore11") e il suo ripetuto account sharing andato avanti per mesi o verosimilmente anni? Ma questa è un' altra storia.
Concludo questo mio intervento facendo chiarezza sull'aspetto legale di queste eclatanti vicende. Prima di tutto ci tengo a precisare che malgrado ciò il poker online e anche PokerClub restano un posto sicuro dove giocare, magari tenendo bene gli occhi aperti, e che molti episodi si sono verificati in epoche diverse, nulla togliendo alla gravità dei fatti. Probabilmente però vi sarete chiesti leggendo se questi furbetti sono rimasti impuniti e cosa si può fare giuridicamente in questi casi. Senza entrare nel merito tecnico e storico delle vicende posso dirvi che, siccome in un paio di circostante sono stato danneggiato in prima persona, ho consultato diversi legali e mi sono informato su tutte le procedure da adottare in questi casi. Ergo tutelarsi in caso di truffa, leggi reato penale, non è poi così difficile, però non ritengo questa la sede più adatta dove approfondire questo aspetto ne ho voglia di approfondire il mio caso specifico. 
Vi lascio quindi con un video che ha ispirato il titolo di questo mio post tratto da uno dei tanti capolavori cinematografici di Adriano Celentano.






Ciao Bella Gente

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