martedì 10 dicembre 2013

Un consiglio da BlackFire

Se siete professionisti o comunque giocatori abituali ritengo troverete utile usufruire di uno schema post gioco al quale ho preso spunto dal libro "Poker Business" di D. Schmidh.
Vi è mai capitato di finire la sessione di grinding, la giornata o il mese intero pensando di non aver giocato il vostro miglior poker? Avete mai pensato che i vostri risultati non rispecchiassero il vostro vero valore sul campo? Quello che sto facendo io e che voglio consiglare anche a voi è di prendere una coscienza maggiore sul vostro andamento pokeristico. Cioè capire quali sono i vostri risultati e le vostre aspettative in base al gioco maturato sul campo, all'impegno espresso in termini di tempo e al vostro livello di focalizzazione nella partita.
Vi basta 1 minuto al giorno per capire veramente se state dando il massimo, quanto vi stressano le partite, e quanto sono obiettivi i vostri risultati.
E' semplice, basta fare un rapporto con cadenza giornaliera di quello che è stato il vostro lavoro e confrontare i risultati mese per mese. Ovviamente rapportanto il tutto anche al numero di mani e partite disputate.
In pratica il mio consiglio è quello di fare un piccolo schema post gioco dove annotare i fattori che più vi interessano e che più hanno condizionato il vostro grinding. Il mio schema prevede quattro tabelle da compilare (ognuno poi può metterci quello che vuole, "letherass" nel suo libro non a caso evidenzia molti più aspetti, ma per me contano in particolare solo questi quattro):
1)Qualità del gioco (io la esprimo in A-B-C e un teorico anche D game).
2)Numero di errori commessi (ovviamente ci saranno errori in buona fede ed errori che commettiamo senza sapere che stiamo sbagliando, qui dovrete annotare insomma quegli errori che fate o per tilt, o per distrazione, o per analisi troppo superficiali).
3)Livello di stress (io uso una scala da 1 a 10).
4)Ore trascorse a grindare.
Quest'ultimo aspetto è molto importante. Io sento spesso parlare di gente che critica il prossimo perchè fa troppe poche mani, troppi pochi sitNgo/MTT, gioca troppi o troppo pochi tavoli etc. Insomma se è vero che la varianza si abbatte con la mole di gioco, è altrettanto vero anche che l'impegno si misura in "time" passato a giocare e a studiare. Poi ognuno troverà un equilibrio, che badate bene è molto soggettivo, di tavoli aperti, mani/h, partite, etc etc., anche a seconda del livello e della disciplina che si effettua.
Quindi una volta che giorno dopo giorno raccoglierete tutti questi dati potrete veramente capire quanto impegno ci state mettendo. Quanto i vostri risultati sono frutto della vostra qualità di gioco. E quanto nel tempo sta cambiando il vostro approccio al grinding.

Per concludere, io per esempio che seguo questo programma da qualche mese, ho notato che ad Ottobre ho espresso una qualità di gioco inferiore rispetto a quella di Novembre (causa traslogo). Ma è anche vero che la mole di lavoro di Novembre è stata del 15% più bassa e la varianza mi ha sorriso di più quindi aiutando la mia concentrazione. Comunque l'aspetto fondamentale per un professionista che segue questo schema a mio avviso è proprio quello di confrontare nel long term i suoi risultati con la sua qualità di gioco e capire quanto il suo impegno è stato profondo in termini di ore e di livello di stress raggiunto facendo si di trovare il perfetto punto di equilibrio.




Ciao Bella Gente

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